Alessandria, 13 gennaio, Cinema Ambra, ore 21
Autunno 2005: la famiglia McDonald di Toronto inizia una singolare convivenza con la propria immondizia tenendola in garage per tre mesi. Il risultato? 83 sacchi colmi di spazzatura, 145 kg di umido e un odore poco piacevole. Deus ex machina di questa scelta è il regista Andrew Nisker, il cui scopo è mostrare, attraverso l'esperienza di un nucleo familiare, la reale portata della produzione e dello smaltimento dei rifiuti domestici. I protagonisti di questo intelligente documentario, in cui non mancano momenti spassosi, visitano i posti nei quali vengono stoccati i rifiuti di cui per anni si sono liberati senza troppe domande, costatandone l'impatto non privo di drammatiche conseguenze.
Un film dedicato a tutti quelli che hanno voglia di spendere un'oretta abbondante, non di più, sul tema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti senza dover per forza subire il temutissimo momento del dibattito. Inutile dire che il tema richiama diverse questioni locali finite pericolosamente sul piano inclinato di scelte discutibili. Del resto è ormai noto che le politiche ambientali non sono proprio il piatto forte di chi amministra Alessandria ma è inutile andare oltre.
Martedì all'Ambra, dopo l'apprezzato The Beirut Apt di Daniele Salaris, film-documentario bello e tosto nei contenuti, propone un'altra proiezione che non deluderà il pubblico.
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